Il valore ambientale delle aree verdi urbane

Non facciamo di tutta l’erba un fascio! Nemmeno quando si tratta di verde urbano.

È ormai evidente che i benefici che un’area verde fornisce all’ambiente cittadino dipendono in gran parte dalla gestione che ne viene fatta, che dovrà essere mirata ad elevare la qualità della biodiversità e ad ottimizzare i servizi offerti dalle singole piante. Questo, a monte, avrà implicazioni sulle scelte strategiche che le amministrazioni prenderanno sul lungo termine: di certo, un parco con piante di diversa grandezza e maggior biodiversità di specie avrà un valore più alto di un filare con piante della medesima specie ed età.

Queste informazioni sono visualizzate nella piattaforma GreenSpaces per la gestione del verde urbano. È proprio grazie a VerdeVale che si è potuto sviluppare il calcolo del Valore ambientale, che nasce come completamento della valorizzazione dell’indice del Valore Ambientale realizzato nel primo progetto VerdeVale, conclusosi in luglio 2022. Tale indicatore era stato riportato inizialmente in maniera “statica” e non “dinamica” all’interno della piattaforma GreenSpaces. Con l’estensione del progetto fino a settembre 2023, grazie al nuovo finanziamento Interreg, è stato possibile rendere il calcolo automatizzato. Ora è quindi possibile restituire in maniera dinamica tale valore, ripetendo il calcolo ad intervalli periodici, e consentendo di monitorarne l’evolversi nel tempo.

Per “calcolo del Valore ambientale” si intende un valore per località che tiene in considerazione più parametri: l’indice di diversità tassonomica (applicando l’indice di Simpson), l’indice medio dimensionale arboreo, basato sui dati di altezza e dimensione della chioma delle piante, e l’indice dimensionale della località.

L’indicatore del Valore ambientale dà la possibilità ai gestori del verde di prendere decisioni mirate per incentivare lo sviluppo ulteriore di località con un valore ambientale alto, rendendo gli ecosistemi urbani più sostenibili e resilienti.