Best Practice: Idrologia e Infiltrazione dei Terreni

Dalle tematiche approfondite negli ultimi articoli pubblicati, è chiaro come le città di oggi debbano affrontare due sfide importanti: da un lato l’aumento di superfici impermeabili e dall’altro la conseguente necessità di preservare il suolo che non è ancora utilizzato e che può essere destinato a nuove aree verdi. 

Il verde urbano gioca un ruolo importante in questo contesto, e può migliorare la capacità del suolo di assorbire acque meteoriche e contrastare le ingenti precipitazioni causate dal cambiamento climatico. 

Ma come scegliere le zone dove c’è maggior urgenza di agire? 

A seconda del tipo di copertura del suolo, l’acqua piovana sarà in grado di attraversare il terreno in quantità diverse. Maggiore sarà la sua permeabilità quindi, minori saranno le opere di canalizzazione necessarie. Prima di tutto, però,  è fondamentale conoscere la capacità di assorbimento dell’acqua da parte delle diverse tipologie di terreno. È da questa considerazione che  nasce la nostra Buona Pratica riguardante l’idrologia!

I due aspetti principalmente indagati, sono stati la capacità di infiltrazione e gli aspetti idrologici del terreno. La capacità di infiltrazione dei terreni ha più funzioni: 

  • Ridurre il rischio di inondazioni
  • Limitare i problemi derivanti dall’emergenza idrica e dalla scarsità dell’acqua
  • Favorire la tutela della biodiversità
  • Contribuire al raffrescamento delle aree verdi in estate 

Per svolgere le analisi, sono state scelte le due città partner del progetto VerdeVale, Lugano e Bolzano, particolarmente vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici a causa della loro posizione nel fondovalle, dove confluiscono tutte le precipitazioni e l’inquinamento derivante dal traffico. 

Durante la prima fase, ad ogni tipo di copertura identificata è stato assegnato un grado di infiltrazione, per poi inserirlo in una mappa che suddivide le aree secondo la loro percentuale media di precipitazione. Successivamente, è stato quantificato l’ipotetico risparmio di gestione delle acque piovane, ovvero quanto le istituzioni possono risparmiare attraverso una gestione efficiente del suolo, evitando di intervenire in caso di danni dovuti alle precipitazioni eccessive. Con il supporto dell’applicativo GreenSpaces è stato poi calcolato l’indicatore di permeabilità del suolo delle città partner.

Grazie alle analisi svolte, ed all’implementazione di GreenSpaces, è stato possibile creare una mappatura dei terreni delle due città ed una classifica dei terreni in base alla loro permeabilità. Ciò, ha permesso di definire le opere di canalizzazione necessarie e di promuovere una gestione virtuosa delle acque meteoriche.


Della Buona Pratica hanno parlato anche Virna Bussadori, direttrice ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio della provincia autonoma di Bolzano che ha sottolineato come “ pianificare le città considerando il ciclo dell’acqua contribuirà non solo a renderle più sicure, ma anche più attraenti e vivibili ” e Guido Maspoli, collaboratore scientifico dell’ufficio della natura e del paesaggio del Cantone Ticino che ha affermato come VerdeVale sia “oltre la valenza scientifica, il fondamento di un’efficace comunicazione dei servizi ecosistemici”.